Questa mattina ANP Lazio ha partecipato ad un incontro tra la Regione Lazio e le parti sociali per l’avvio dell’iter che porterà all’approvazione del piano di dimensionamento della rete scolastica del Lazio.

Rappresentavano la regione Giuseppe Schiboni, assessore con delega a Lavoro, Università, Scuola, Formazione, Ricerca e Merito, Fabio Martellucci, Capo di gabinetto e Agnese D’Alessio Dirigente del settore scuola.

In apertura dei lavori, dopo i saluti di rito, l’assessore ha invitato tutti a far conoscere al tavolo tecnico le istanze provenienti dal territorio e dalle province per arrivare a un piano rispondente alle necessità dei cittadini e rispettoso del disposto normativo che quest’anno presenta sostanziali novità. Com’è noto, le recenti novità introdotte dal governo in sede di bilancio impongono decisioni difficili e la regione si troverà presto costretta a procedere alla fusione di 37 istituti che quest’anno non raggiungono il numero di alunni necessario per ottenere l’autonomia, numero che l’anno prossimo sarà più che doppio. L’incontro ha lo scopo di capire come e quando intervenire e soprattutto si chiedono proposte sui criteri in base ai quali con cui agire.

ANP Lazio ha ricordato che siamo in ritardo rispetto agli anno precedenti. Sappiamo che ciò è dipeso in larga misura dal ritardo con cui è stato emanato il decreto ministeriale sugli organici dei dirigenti scolastici ma occorre fare presto perché da gennaio iniziano le iscrizioni e le famiglie devono prima conoscere l’offerta formativa e le scuole presenti sui territori.

ANP Lazio ha ricordato che nelle pieghe della legge di bilancio esiste la possibilità, colta già da altre regioni, di ritardare la decisione di aggregare gli istituti sottodimensionati ma sarebbe bene decidere sin da subito ed evitare inutili e dannosi rinvii, come d’altra parte ha sempre ricordato in ogni occasione ad ogni livello.

ANP Lazio ha proposto di indentificare le istituzioni scolastiche su cui intervenire sulla base di elenchi con parametri numerici che tengano conto sia numero degli alunni della scuola oggetto di dimensionamento che del numero di alunni della scuola di nuova istituzione per evitare di creare istituto con popolazione scolastica eccessiva. Fatto salva l’attenzione speciale da rivolgere alle scuole dei comuni montanti o isolani, gli elenchi dovrebbero essere predisposti su base provinciale prestando grande attenzione alle realtà locali perché non si può agire in nelle province come nel territorio di Roma metropolitana.

A conclusione dei lavori, l’assessore ha chiarito che il Lazio non si è costituito in giudizio presso la Corte costituzionale contro le nuove norme sul dimensionamento e comunque non si può attendere la pronuncia della Corte che potrebbe impiegare mesi o anni a intervenire.

Il presidente ANP Lazio
Cristina Costarelli