• Gli adempimenti del lavoratore spiegati dal prof. Coan, nostro consulente pensionistico.

 

Ogni lavoratore ha una storia di lavoro individuale il più delle volte variegata e complessa e come tale deve provvedere in tempo reale al fine di monitorare disciplinare e unificare ove possibile la relativa posizione contributiva quale elemento essenziale e fondamentale per determinare alla fine dell’attività lavorativa il trattamento pensionistico e previdenziale.

E solo il lavoratore conosce la propria realtà lavorativa ed è quindi il primo consapevole responsabile della stessa.

A seguito poi del decentramento delle competenze, della soppressione del PA 04 (sistema cartaceo) e dell’attivazione della nuova procedura informatica e per altre molteplici ragioni, si riscontrano imprecisioni e inesattezze, che contribuiscono a far emergere un’altissima percentuale di errore nella gestione delle stesse pratiche, sul diritto e sul calcolo della pensione.

Il conto assicurativo, per la maggior parte dei casi è incompleto e approssimativo.

Che cosa deve fare il lavoratore per tutelarsi.

Controllare accuratamente l’estratto assicurativo e qualora siano contributi mancanti o retribuzioni errate, l’interessato dovrà agire senza indugio e sempre on-line, attivando la RVPA- richiesta di variazione e integrazione della posizione assicurativa segnalando l’eventuale contribuzione mancante e tutte le inesattezze riscontrate.

Accedere al sito INPS

Utilizzare le proprie credenziali (codice fiscale e PIN o identità SPID), quindi “Area prestazioni e servizi/Fascicolo previdenziale del cittadino/Posizione assicurativa/Estratto conto”. L’interessato dovrà attivare la richiesta di variazione e integrazione della posizione assicurativa, al fine di inserire i periodi mancanti ed evitare il rischio di perderli per sempre. E’ necessario utilizzare la funzionalità “richieste di variazione alla posizione assicurativa – RVPA”. Il dipendente in possesso del PIN può telefonare al n. 803164 (Contact center multicanale INPS).